AZIONE DELLA NEVE SECONDO LE NTC 2018 – CIRCOLARE 2019
Inserisci i valori per ottenere il calcolo dell’azione della neve secondo le NTC 2018 e successiva Circolare 2019.
Il carico neve dovrà essere messo in combinazione con gli altri carichi accidentali agenti sulla struttura.
I valori mostrati sono puramente indicativi.
3.4. AZIONI DELLA NEVE
3.4.1. CARICO DELLA NEVE SULLE COPERTURE
Il carico provocato dalla neve sulle coperture sarà valutato mediante la seguente espressione:
qs = qsk * μi * Ce * Ct 3.4.1
dove:
qsk è il valore di riferimento del carico della neve al suolo, di cui al § 3.4.2;
μi è il coefficiente di forma della copertura, di cui al § 3.4.3;
Ce è il coefficiente di esposizione di cui al § 3.4.4;
Ct è il coefficiente termico di cui al § 3.4.5.
Si assume che il carico della neve agisca in direzione verticale e lo si riferisce alla proiezione orizzontale della superficie della copertura.
3.4.4. COEFFICIENTE DI ESPOSIZIONE
Il coefficiente di esposizione Ce tiene conto delle caratteristiche specifiche dell’area in cui sorge l’opera. Valori consigliati di questo
coefficiente sono forniti in Tab. 3.4.I per diverse classi di esposizione. Se non diversamente indicato, si assumerà Ce = 1.
Tab. 3.4.I – Valori di CE per diverse classi di esposizione
- Battuta dai venti: Aree pianeggianti non ostruite esposte su tutti i lati, senza costruzioni o alberi più alti. Ce = 0,9
- Normale: Aree in cui non è presente una significativa rimozione di neve sulla costruzione prodotta dal vento, a causa del terreno, altre costruzioni o
alberi. Ce = 1,0 - Riparata: Aree in cui la costruzione considerata è sensibilmente più bassa del circostante terreno o circondata da costruzioni o alberi più alti. Ce = 1,1
3.4.5. COEFFICIENTE TERMICO
Il coefficiente termico tiene conto della riduzione del carico della neve, a causa dello scioglimento della stessa, causata dalla perdita
di calore della costruzione. Tale coefficiente dipende dalle proprietà di isolamento termico del materiale utilizzato in copertura.
In assenza di uno specifico e documentato studio, deve essere posto Ct = 1.
3.4.3. COEFFICIENTE DI FORMA DELLE COPERTURE
I coefficienti di forma delle coperture dipendono dalla forma stessa della copertura e dall’inclinazione sull’orizzontale delle sue parti componenti e dalle condizioni climatiche locali del sito ove sorge la costruzione. In assenza di dati suffragati da opportuna documentazione, i valori nominali del coefficiente di forma μ1 delle coperture ad una o a due falde possono essere ricavati dalla Tab. 3.4.II, essendo α, espresso in gradi sessagesimali, l’angolo formato dalla falda con l’orizzontale.
Tab. 3.4.II – Valori del coefficiente di forma
1) 0° <= α <= 30° μ1 = 0,8
2) 30° < α < 60° μ1 = 0,8 * (60-α)/30 3)
3) α >= 60° μ1 = 0,0
Zona I – Alpina
Aosta, Belluno, Bergamo, Biella, Bolzano, Brescia, Como, Cuneo, Lecco, Pordenone, Sondrio, Torino, Trento, Udine, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Vicenza
Zona I – Mediterranea
Alessandria, Ancona, Asti, Bologna, Cremona, Forlì-Cesena, Lodi, Milano, Modena, Monza Brianza, Novara, Parma, Pavia, Pesaro e Urbino, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Treviso, Varese
Zona II
Arezzo, Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Barletta-Andria-Trani, Benevento, Campobasso, Chieti, Fermo, Ferrara, Firenze, Foggia, Frosinone, Genova, Gorizia, Imperia, Isernia, L’Aquila, La Spezia, Lucca, Macerata, Mantova, Massa Carrara, Padova, Perugia, Pescara, Pistoia, Prato, Rieti, Rovigo, Savona, Teramo, Trieste, Venezia, Verona
Zona III
Agrigento, Brindisi, Cagliari, Caltanissetta, Carbonia-Iglesias, Caserta, Catania, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Enna, Grosseto, Latina, Lecce, Livorno, Matera, Medio Campidano, Messina, Napoli, Nuoro, Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano, Palermo, Pisa, Potenza, Ragusa, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Sassari, Siena, Siracusa, Taranto, Terni, Trapani, Vibo Valentia, Viterbo
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